Pubblichiamo di seguito alcune considerazioni sulla risposta pervenutaci alla nostra interpellanza sugli escrementi dei piccioni nel centro storico.
Gentili Vicesindaco Monica e Assessore Maurizio, in merito alle vostre risposte osserviamo che:
I piccioni producono i loro escrementi in modalità continua. Ci hanno comunicato che non intendono cambiare abitudini …
Lo spazzamento settimanale programmato dell’amministrazione è insufficiente.
La spazzatrice pulisce, con spazzole e getti d’acqua, solo a destra mentre i piccioni democraticamente hanno scelto, per non scontentare nessuno, di farla anche in centro e persino a sinistra.
Il guano dei piccioni rimane sotto le scarpe o sulle ruote di carrozzine e deambulatori e arriva nelle case. Compromette l’igiene e può diffondere malattie.
Ci allarma che questa preoccupazione sia considerata “allarmistica” dall’amministrazione.
Sei multe in quattro mesi? Proprio un record!
Davvero, dobbiamo sempre trovare qualcuno da incolpare, siano i cittadini che non provvedono alle disinfestazioni o il servizio sanitario che non le sovvenziona?
Il grande assente
Notiamo che il nostro Sindaco non ha ritenuto la questione abbastanza importante da rispondere personalmente. Ci conforta sapere che i problemi di guano e decoro non occupano il suo prezioso tempo.
Conclusioni ironiche
La presenza di guano di piccioni nelle vie del centro storico di Guanzate è un problema che preoccupa solo i cittadini ansiosi.
Nel frattempo, potremmo vendere il guano come fertilizzante?
Trasformiamo un problema in un’opportunità!
Conclusioni serie
Anche questa volta non ci siamo e i bisogni espressi dalla cittadinanza rimangono classificati come allarmistici, espressione di ingratitudine nei confronti di una Amministrazione prodiga di sforzi e risultati.
Confidiamo che l’Amministrazione possa considerare queste riflessioni con il giusto spirito ironico e prenda provvedimenti più incisivi per il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini.
Cordiali saluti,
Gruppo Consiliare lista civica Insieme
Questa, invece, la risposta all’interpellanza, a cui le considerazioni fanno riferimento