Che cosa è
L’addizionale comunale IRPEF è un’imposta che può essere applicata dai comuni per fare cassa, cioè per integrare le entrare derivanti dalle altre tasse comunali (principalmente TARI e IMU) e finanziare le spese correnti e/o le spese in conto capitale.
Le prime sono quelle che permettono di pagare i servizi essenziali prestati da un comune (sicurezza, raccolta rifiuti, illuminazione, pulizia strade, manutenzione strade, gestione verde, parchi, servizi anagrafe, servizi uffici tecnici, ecc.). Le seconde sono destinate alla realizzazione di opere pubbliche e/o alle manutenzioni straordinarie, cioè a rendere più confortevole e attraente il paese in modo duraturo.
Chi la paga e come viene pagata
L’addizionale viene pagata da lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi e da tutti gli altri percettori di reddito, residenti nel comune, tenuti a pagare l’IRPEF.
Ai lavoratori dipendenti e ai pensionati è trattenuta direttamente da stipendio e pensioni per un numero massimo di 11 rate. Per gli altri sono previste due rate, acconto e saldo, anch’esse rateizzabili.
Come è calcolata
Il calcolo ha come punto di partenza la base imponibile utilizzata ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il reddito imponibile è dato dal reddito complessivo al quale si sottraggono una serie di spese e oneri così dette deducibili, come i contributi previdenziali e gli oneri per familiari a carico. Per chi compila la dichiarazione dei redditi è l’importo presente alla riga RN4.
L’aliquota applicabile va dallo 0 allo 0,8%. Sono sindaco e assessori a deciderne l’entità, l’eventuale soglia di esenzione e la sua progressività. La sua introduzione prevede una delibera approvata del consiglio comunale.
Il caso di Guanzate
L’addizionale a Guanzate è stata approvata dal consiglio comunale del 23/12/2023 con il voto favorevole di tutti i consiglieri di maggioranza (8 su 12 componenti). A nulla è valsa la nostra ferma opposizione.
La nuova tassa graverà sui redditi del 2024 e, sulla base di quanto detto dall’assessore al bilancio, riscossa nei primi mesi del 2025. L’aliquota decisa è dello 0,65%, con una soglia di esenzione fino a 15.000 €. Non è stata prevista alcuna progressività e basterà eccedere anche di un solo centesimo la soglia per pagare l’intero ammontare previsto.
Il suo gettito complessivo è stimato in 524.000 €, con un importo medio per contribuente di circa 300 €.
L’addizionale si aggiunge ai 1.375.000 € di IMU e ai 700.000 € di TARI.
Perché siamo contrari
Siamo contrari perché:
- Dopo un periodo di forte inflazione che ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie non è giusto mettere le mani nelle tasche dei contribuenti. A maggior ragione se “il non aumentare le tasse” è, uno dei principali punti del programma dell’attuale maggioranza a guida GuanzateSì. Nessuno nega l’aumento dei costi correnti, come stipendi, utenze o illuminazione pubblica, ma questi erano stati assorbiti nel corso del 2023, anno in cui si prevede comunque un avanzo di bilancio di circa 650.000 €
- Se proprio non se ne poteva fare a meno, si sarebbe potuto pensare ad un approccio progressivo a scaglioni, cioè pagare solo sulle parti eccedenti le soglie con percentuali crescenti, secondo il principio della crescente partecipazioni alle spese al crescere della capacità contributiva
- La gestione delle uscite fatta dalla maggioranza è molto discutibile. Basti pensare alla spesa di 300.000 € per sistemare il centro di raccolta rifiuti di via Innocenzo XI, quando si sa che nell’arco di un paio d’anni dovrà essere dismesso. Una soluzione alternativa, senza costi aggiuntivi e pronta da subito, era disponibile ma non è stata presa in considerazione. Oppure ai circa 950.000 € spesi in incarichi professionali, tra il 2022 e il 23, per la progettazione di opere faraoniche come la scuola NZEB (responsabilità della maggioranza di Iniziativa Viva) o che non si sarebbero potute eseguire per mancanza di risorse (finanziarie e manageriali), come la ristrutturazione dell’ex-asilo (responsabilità di GuanzateSì)
- La qualità dei servizi sta peggiorando: manutenzione strade discutibile, raccolta rifiuti con disservizi crescenti e con novità annunciate mai introdotte, possibilità di conferire rifiuti da smaltire in via Bancora al limite della decenza, strade del centro incrostate dal guano dei piccioni, manutenzione del verde e tagli di alberi fatti senza il supporto di periti agronomi esperti, qualità della mensa scolastica da rivedere, infiltrazioni d’acqua nella parte nuova del cimitero, nonostante i recenti lavori di impermeabilizzazione, per non parlare del posteggio, parchi inutilizzabili con giochi non a norma transennati, assenza di spazi per la socialità, …
- Gli investimenti, quelli che dovrebbero migliorare l’aspetto e la vivibilità del paese, non si vedono. Quando partiranno i lavori al centro civico? E quelli previsti nell’attuale centro raccolta rifiuti. Quando potremo vedere l’area mercatale ultimata?
Sono trascorsi 18 mesi dall’insediamento dell’attuale maggioranza. I fatti e il non fatto, purtroppo è davanti agli occhi di tutti. Basta scuse