- 485 giorni di chiusura del centro di via Innocenzo XI (al 30/4/24) e altri 180 circa, se non vi saranno accelerazioni, per la sua rimessa a norma
- 300.000 € di costo
- 2 anni di apertura prevista. Lo si desume dall’ultimo documento di programmazione nel quale è prevista la realizzazione di nuovo centro di raccolta a partire dal 2025
- 30.000 € a trimestre, circa, per l’allestimento dell’area temporanea di via Bancora e Rimoldi e il trasporto dei rifiuti
Che fosse una decisione sbagliata lo dicono i numeri.
Nessuno dell’attuale maggioranza lo ammetterà mai. In ogni loro dichiarazione la responsabilità è degli altri: la precedente maggioranza, la burocrazia, la carenza di personale… il destino cinico e baro.
Eppure la soluzione, quella che noi avremmo adottato, era già ben delineata.
Dopo uno studio di fattibilità fatto da un esperto del settore, si era aperta la strada per una collaborazione con Cadorago. Andando a guardare con attenzione nei protocolli nel 2022 Guanzate e Cadorago avevano messo a punto una bozza di convenzione per l’utilizzo del centro raccolta rifiuti di Cadorago.
Perché l’attuale maggioranza l’ha scartata?
Glielo abbiamo chiesto a maggio 2023, e la risposta è stata “il centro di Cadorago ha criticità di tipo ambientale”, “non è in grado di assorbire un bacino di utenza di 15.000 abitanti” e “l’accordo era economicamente svantaggioso per Guanzate”.
Non abbiamo elementi per mettere in dubbio la competenza in materia di chi ha espresso queste valutazioni (sindaco e assessore lavorano in Econord), ma per noi vale quanto dichiarato dal consulente, pagato e mai contestato dall’attuale maggioranza: la collaborazione tra Guanzate e Cadorago era fattibile; i costi sarebbero stati distribuiti equamente.
Che dire?
E io pago!